Il terrore di sentirsi gli occhi puntati addosso: l’Ansia Sociale


Essere sensibili al giudizio e provare ansia quando ci sentiamo giudicati è naturale. Anzi, spesso è questa stessa ansia che, se controllata e contenuta, aiuta ad avere prestazioni migliori.

Ma cosa succede quando non si riesce a gestire l’ansia? Quando la paura di affrontare situazioni sociali per timore di apparire incapaci o ridicoli diventa intensa e persistente?

In questo caso, potrebbe essere presente una fobia sociale o un disturbo d’ansia sociale.

Chi soffre di fobia sociale vive con la preoccupazione costante che qualsiasi attività quotidiana (come mangiare in un luogo pubblico, chiedere informazioni o camminare di fronte alla gente) sia soggetta al giudizio da parte di altri.

Il timore di fare una brutta figura, di essere giudicati noiosi o poco interessanti può essere talmente intenso da produrre sensazioni di disagio fisico, tra cui palpitazioni, tremori e sudorazione. Questo può provocare, talvolta, veri e propri attacchi di panico.

Inoltre, chi soffre di ansia sociale inizia, già prima di affrontare le situazioni temute, ad anticipare, con pensieri e immagini a carattere negativo, quello che potrebbe succedere, con l’illusione che questo terrà la situazione sotto controllo. Questa, in psicologia, viene chiamata ansia anticipatoria che andrà, così, a sommarsi all’ansia situazionale, ovvero quella vissuta durante l’evento che si teme.

Questi sintomi così faticosi possono portare la persona ad auto-monitorarsi, osservando attentamente i propri comportamenti e le proprie risposte fisiologiche, nel tentativo di controllare le manifestazioni ansiose e prevenire situazioni umilianti.

In realtà, questa attenzione focalizzata su sé stessi non porta che all’aumento dell’ansia stessa e dello stato di malessere anche quando la situazione sociale temuta si è conclusa.

Infine, in seguito alla situazione si tende a rimuginare su quanto accaduto. Questa valutazione post-evento, in cui la persona ripensa solo agli aspetti negativi, porta, così, a sovrastimare la performance negativa, così come l’importanza che gli altri danno a ipotetiche situazioni in cui abbiamo mostrato ansia e attivazione.

Cosa si può fare quindi?

Un primo passo per gestire questo stato ansiogeno durante la situazione sociale può essere mettere in pratica tecniche volte a ridurre le reazioni fisiche dell’ansia. Alcuni esempi di queste tecniche sono il respiro lento o il rilassamento muscolare.

Esercizi di “controllo efficace dell’attenzione”, come descrivere 5 oggetti intorno a sé, possono essere utili per stare nel qui ed ora e ridurre l’ansia.

È utile pensare, inoltre, che gli altri vivono la propria vita senza dedicare tempo ed energie a focalizzarsi sui piccoli difetti degli altri. Spesso, infatti, la considerazione che dedicano all’altro è significativamente inferiore rispetto a quella stimata da chi soffre di ansia sociale.

Prova, a piccoli passi, ad esporti.

È difficile, è vero. Ma l’esposizione è il migliore esercizio che chi soffre di ansia sociale può praticare per imparare a stare più “comodo” nel mondo.


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