L’Endometriosi: La Malattia Invisibile


“Non esagerare. Sono solo dolori mestruali, adesso ti passa.”

(Francesca Boccaletto, 30 Marzo 2021)

Sin dalla giovane età, è importante sapere che dolori mestruali e dolori durante i rapporti non rappresentano la normalità e non devono essere silenziati.

L’endometriosi rappresenta una patologia nota ormai da anni, ma, nella realtà, appare ancora sottostimata e non adeguatamente presa in considerazione.

Cos’è l’Endometriosi?

L’endomestriosi è un’anomalia delle cellule endometriali, ossia un’infiammazione cronica degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico, causata dalla presenza atipica di cellule endometriali che, in condizioni di normalità, si trovano solo all’interno dell’utero. In parole semplici, questo tessuto si va a disporre in sedi diverse da quella fisiologica.

L’endometriosi non è solo una patologia che “rivoluziona” l’anatomia degli organi. Al contrario, va a colpire anche l’identità della donna, in tutte le sue dimensioni: individuale, relazionale, sessuale e sociale.

I fattori psicologi rivestono un ruolo fondamentale nel determinare la gravità dei sintomi e le donne che soffrono di endometriosi riferiscono elevati livelli di ansia, depressione e altri disturbi psicologici.

Quante donne colpisce questa patologia?

L’endometriosi interessa circa il 10-15% delle donne in età riproduttiva e il 30-50% delle donne non fertili o che hanno difficoltà a concepire, con un totale di diagnosi conclamate di circa 3 milioni (Ministero della Salute, 2021). L’apice si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può presentarsi anche prima.

Non si tratta, quindi, di una patologia rara. Nonostante questo, spesso si verifica un ritardo diagnostico di circa sette-nove anni.

Che cosa comporta l’Endometriosi a livello psicologico?

Come già accennato in precedenza, diversi studi hanno dimostrato la correlazione tra endometriosi e disturbi mentali tra cui ansia, depressione e stress. Questi sintomi sono strettamente correlati all’avanzamento della patologia stessa. A lesioni più avanzate sono associate alterazioni psicologiche più gravi rispetto a lesioni negli stadi iniziali. Inoltre, la progressione della malattia è influenzata anche dallo squilibrio neuroendocrino causato dallo stress.

Altri fattori che contribuiscono allo sviluppo di ansia, di sintomi depressivi e alla riduzione della qualità della vita sono l’incertezza del futuro e l’impatto emotivo causato dalla diagnosi di infertilità.

L’endometriosi, inoltre, non colpisce solamente la donna, ma può mettere a repentaglio anche la relazione di coppia. Il dolore durante i rapporti sessuali (dispareunia), il possibile evitamento dei rapporti e la mancata comunicazione possono essere cause di rotture nella relazione.

Come va affrontata l’Endometriosi?

L’endometriosi, come qualsiasi patologia cronica, non dovrebbe essere trattata solo da un punto di vista medico e chirurgico, ma accompagnata anche da un supporto psico-sociale al fine di garantire un miglioramento dello stato di salute della donna.

Inoltre, diversi studi hanno evidenziato come un ruolo attivo nella patologia, nella cura di sé e nella gestione favorisce un maggior benessere e migliora la qualità della vita. Consente, inoltre, di aderire con modalità più funzionali alla terapia e al trattamento e riequilibrare la sfera psicologica.


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